I nuovi colori dei treni a lunga percorrenza delle FS
Sarà perché sono formati ancora da carrozze ordinarie, ex Gran Confort e Tipo Z, che richiamano i bei treni di un tempo, o perché il loro nome ci ricorda la prima vera democratizzazione dei servizi ferroviari nazionali, fatto sta che i treni Intercity destano in noi sempre grande interesse.
E così in questi weekend cogliamo al volo il tempo libero, e fotografiamone i variopinti passaggi nelle stazioni dei luoghi delle nostre vacanze e villeggiature. Li vediamo nelle composizioni classiche, nelle quali un convoglio è ordinatamente formato tutto da carrozze con la stessa livrea, e in quelle che diremmo, con un pizzico d’ironia, di “fantasia assortita”, nelle quali più livree si ritrovano accostate con effetti talvolta esilaranti. Amate da molti appassionati e avversate da altri, queste macedonie ferroviarie contribuiscono da sempre a turbare gli spesso già inquieti sogni dei visual designer impegnati a progettare treni sempre più nuovi ed eleganti.
Tra un’immagine e l’altra, ripercorrendo anche le scorribande fotografiche di qualche mese o qualche anno fa, scopriamo ancora una volta quanto la ripellicolatura delle carrozze segua logiche assolutamente imperscrutabili: vetture che avevano già vestito la livrea “Intercity Day 1”, cioè quella grigio chiarissimo con banda longitudinale rossa sotto i finestrini alla quale sarebbe stato sufficiente aggiungere la fascia scura sotto i finestrini per farle diventare “Intercity Day 2”, sono invece state riallestite in quella “ex Frecciabianca”, ovviamente senza più le iscrizioni proprie della vecchia categoria. E per certo possiamo affermare che non si tratta di uno sporadico caso, visto che dal mese di gennaio ad oggi sono molte le vetture che hanno ricevuto questo trattamento. Evidentemente lo stock di pellicole per i “Frecciabianca”, livrea peraltro dismessa ormai da quasi un lustro, fu commissionato con un eccesso di prodigalità. Questo spiegherebbe altresì, almeno parzialmente, come mai carrozze con la stessa livrea mostrano delle differenze di altezza della fascia rossa quando affiancate le une alle altre.
Focalizzando ora la nostra attenzione su alcuni dettagli, notiamo come negli stessi treni sopravvivano spesso diverse varianti di uno stesso schema di coloritura. Nel caso, per esempio, della livrea “Intercity Day 2”, la fascia scura applicata sulle fiancate era stata inizialmente prevista con le estremità degradanti, ma alle officine ne arrivò per l’applicazione una versione modificata, uniforme e continua sino ai vestiboli; la fascia originaria venne tuttavia impiegata sulle carrozze pilota, poi anche qui abbandonata e sostituita, con grande ritardo va detto, da quella continua.
Ad oggi, con l’introduzione sui treni Intercity della nuova livrea in azzurro e blu, presentata ufficialmente nella tarda primavera di quest’anno, si sta assistendo ad un importante aumento di varietà nei mix di pellicolature coesistenti nello stesso treno: i già citati, affettuosamente parlando, treni insalata hanno così potuto stabilire il record, tra motrici e carrozze, di ben cinque schemi diversi, valore registrato peraltro ben più di una volta!
Adesso però sarà meglio passare ai colori dei treni, che possono raccontare meglio delle nostre parole questi Intercity dell’estate 2024.
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