A cura della redazione – Foto Romano Mölter
Alle 10:00, con classica puntualità teutonica, è stata inaugurata oggi 3 giugno a Monaco di Baviera l’edizione 2025 di Transport Logistic, la manifestazione dedicata al trasporto merci che raduna tutte le eccellenze europee di questo importante settore. Negli spaziosi padiglioni sono presenti tutte le imprese ferroviarie e di trasporto combinato europee, contornate da una quantità infinita di operatori che a vario titolo provvedono alla gestione delle merci che tutti i giorni troviamo pronte al consumo nei supermercati o che riceviamo pigramente a casa. Una volta entrati, a poco più di un metro dall’ampio e ben canalizzato ingresso, la prima ad accoglierci è DHL, che a suffragio della bontà del proprio servizio ci omaggia di un suo catalogo accompagnato da un graditissimo brezel: il marketing ha la sua importanza e chi si pregia di curare la logistica worldwide sembra saperlo curare piuttosto bene.
In giro per i padiglioni il fermento è notevole, a testimionanza della vivacità con la quale le aziende cercano di farsi spazio in un mondo, quello della logistica del 2025, in grande evoluzione. Un segnale assai interessante è la vasta presenza femminile tra gli operatori, in grande aumento rispetto solo a dieci anni fa e adesso quantificabile con facilità in quasi un terzo del totale. Se ci appare ancora poco, pensiamo che questo è stato per decenni un campo piuttosto chiuso, di interesse perlopiù limitato a camionisti e a macchinisti.
Il parco esterno, dove sono esposti rotabili e unità intermodali, si presenta leggermente sottotono e gli spazi vuoti sembrano essere in numero maggiore rispetto alle edizioni del recente passato. Percorrendo però i binari si può prendere nota comunque di alcune novità interessanti: sono infatti ben tre i produttori cinesi che si affacciano sul mercato europeo con dei veicoli costruiti per le linee del Vecchio ontinente; registriamo la presenza anche di due aziende turche, paese che sembra essersi ormai lanciato nella produzione di carri ferroviari porta container di varie tipologie, proposti sul mercato a prezzi più bassi rispetto ai loro omologhi costruiti nei paesi dell’est. Degna di menzione la dilagante Tatravagónka, società europea che oggi ha la leadership in questo ramo, con particolare riferimento ai carri intermodali.
Quasi tutti infine presenti i principali noleggiatori; grande interesse hanno suscitato, tra le molteplici varietà di veicoli da loro mostrati al pubblico, i nuovi carri per il trasporto auto con l’altezza del piano regolabile, e che sono destinati a ridisegnare entro qualche anno i parchi dei molti operatori in questo particolare ambito; l’assenza però della tedesca VTG (recentemente acquistata dal gruppo Blackrock), non è passata inosservata.
In conclusione, un’edizione affollata come sempre ma apparentemente meno interessante rispetto ad altre, se non altro dal punto di vista della varietà delle soluzioni tecnologiche esposte.
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